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IL REGNO DEGLI ANIMALI
I primi fossili di animali vengono datati a circa 700 milioni di anni fa e corrispondono a degli invertebrati. Non abbiamo prove su come si siano evoluti, quindi ipotizziamo che il loro progenitore debba essere qualche eucariote unicellulare di origine marina.
Probabilmente questi organismi eucarioti unicellulari dovevano vivere in colonie che poi si sono specializzate in tessuti e organi per dare origine ai successivi invertebrati.
Un possibile schema evolutivo è rappresentato da questa mappa:
Tutti questi organismi hanno alcune caratteristiche comuni, che ci permettono di distinguerli dagli organismi appartenenti ad altri regni:
• sono organismi composti da cellule eucariotiche senza parete cellulare, la struttura rigida che sostiene le cellule di funghi e piante;
• sono eterotrofi, cioè non sono in grado di produrre le sostanze di cui hanno bisogno, ma le assumono da altri organismi;
• sono pluricellulari, quindi dotati di una struttura corporea complessa.
Tutti i phyla a cui appartengono gli animali odierni hanno avuto origine da un antenato comune, dal quale si sono via via differenziati.
Oltre il 95% degli animali è costituito da invertebrati, cioè organismi privi di una colonna vertebrale (come insetti e molluschi); i vertebrati, cioè mammiferi, pesci, anfibi, rettili e uccelli, rappresentano il restante 5%.
CARATTERISTICHE DEGLI ANIMALI
Gli animali hanno fondamentalmente due tipologie di simmetria:
- simmetria bilaterale: un piano di simmetria divide il loro corpo in due parti specularmente identiche.
- simmetria radiale: si possono individuare più piani di simmetria che passano per il centro del corpo.
CARATTERISTICHE DEGLI INVERTEBRATI
Gli invertebrati sono animali privi di una colonna vertebrale e di uno scheletro interno.
Gli invertebrati si sono adattati a tutti gli ambienti, sia terrestri sia acquatici, e si procurano il cibo nei modi più diversi:
• i filtratori, come le spugne e le vongole, aspirano e filtrano l’acqua, trattenendo le particelle di cibo;
• gli erbivori, come le chiocciole e le locuste, si nutrono di vegetali, che masticano con la loro bocca adatta a triturare;
• i carnivori, come i ragni e le vespe, sono specializzati nella caccia, quindi sono predatori di altri animali.
I PORIFERI: LE SPUGNE
Le spugne sono gli animali che presentano la struttura più semplice: si tratta di aggregati di cellule che, pur essendo unite tra loro, non sono organizzate in veri tessuti.
Ecco il loro schema:
I poriferi sono animali filtratori: l’acqua entra nella loro cavità interna attraverso i pori ed esce da una grossa apertura chiamata osculo, trattenendo le particelle alimentari.
Una spugna di medie dimensioni filtra circa 2 L d’acqua al minuto; per aumentare il suo peso di 30 g, l’animale deve filtrare circa 1000 L d’acqua.
I CELENTERATI: MEDUSE, CORALLI E ATTINIE
Si chiamano celenterati perché possiedono una cavità interna che si chiama celenteron.
Le meduse sono animali a simmetria radiale che presentano una cupola o ombrella, sotto la quale si trovano tentacoli urticanti.
Anatomia della medusa:
Il corpo dei celenterati può assumere due forme: la forma medusoide, che galleggia liberamente, e la forma polipoide, che vive fissata al fondale marino o a un substrato.
I tentacoli delle meduse hanno particolari cellule chiamate cnidociti, che contengono un liquido urticante usato per paralizzare le prede.
Molti celenterati vivono in simbiosi con alghe. Un esempio è l’idra: in cambio dell’ospitalità le alghe cedono al piccolo polipo gli zuccheri prodotti con la fotosintesi. Anche il colore caratteristico del corallo è legato alla simbiosi con le alghe. Gli scheletri dei coralli formano le barriere coralline.
Riproduzione della medusa:
La riproduzione asessuata è molto diffusa nella forma polipoide e consente a un singolo esemplare di formare per gemmazione una colonia composta da moltissimi individui. Tuttavia in alcune specie, la forma polipoide e quella medusoide si alternano nel corso del ciclo vitale: i polipi fissati al fondo formano per via asessuata piccole meduse, che si staccano e si disperdono in mare. Poi le meduse si riproducono sessualmente, dando origine a piccole larve che si fissano sul fondo, dove si sviluppano nuovamente in forma di polipo.
I VERMI: PLATELMINTI, NEMATODI E ANELLIDI
Gli animali che comunemente chiamiamo vermi appartengono a tre diversi phyla: platelminti, nematodi e anellidi.
I VERMI PIATTI: I PLATELMINTI
I platelminti sono vermi con il corpo appiattito e una cavità digerente collegata con l’esterno attraverso una sola apertura, che serve sia per l’introduzione del cibo, sia per l’eliminazione dei rifiuti.
La maggior parte è ermafrodita, cioè possiede sia gli organi riproduttori femminili sia quelli maschili. Alcune specie hanno una grande capacità di rigenerazione: tagliando l’animale, ciascuna parte rigenera la parte mancante.
Planaria e Tenia (un parassita dell’intestino umano) appartengono ai platelminti.
La tenia (Taenia solium) è conosciuta come «verme solitario». La sua testa, chiamata scolice, è grande come la capocchia di uno spillo ed è dotata di una corona di uncini e di quattro ventose: questi organi adesivi permettono a questo parassita di rimanere attaccato alla parete dell’intestino. Il corpo della tenia è formato da segmenti, detti proglottidi, ognuno dei quali contiene un apparato riproduttore ermafrodita.
Un video esplicativo:
I VERMI CILINDRICI: I NEMATODI
I nematodi deriva da una parola greca, che significa «filamenti».
I nematodi sono vermi molto piccoli, dotati di un tubo digerente con due aperture: la bocca per introdurre il cibo e l’ano per espellere i rifiuti.
Anatomia dei nematodi:
La maggior parte dei nematodi conduce vita libera; solo alcune specie sono parassite: per esempio, gli ossiuri sono parassiti intestinali che colpiscono per lo i più bambini.
I VERMI SEGMENTATI: GLI ANELLIDI
Gli anellidi (es. il lombrico) presentano un corpo cilindrico e allungato, costituito da segmenti identici detti metameri, che si ripetono molte volte.
Ogni lombrico possiede sia gli organi riproduttori maschili sia quelli femminili: sono animali ermafroditi. Quando due lombrichi si fecondano reciprocamente, depongono le uova in bozzoli formati dal clitello, che è una zona ingrossata che si forma nel periodo della riproduzione.
L’apparato digerente ha inizio con la bocca, situata nel secondo metamero, e termina con l’ano, nell’ultimo segmento. Compare per la prima volta l’apparato circolatorio, formato da 5 paia di “cuori” che si contraggono ritmicamente e riversano il sangue in due vasi, uno dorsale e uno ventrale; questi ultimi sono uniti, nei singoli metameri, da vasi trasversali.
La respirazione avviene per via cutanea, ma in alcune specie compare un rudimentale apparato respiratorio, rappresentato da espansioni più o meno ramificate (branchie).
L’epidermide dei metameri locomotori può presentare delle espansioni (parapodi) che portano delle setole.
La riproduzione è sessuata e lo sviluppo passa attraverso la larva trocofora, assai interessante dal punto di vista filogenetico, perché simile alla larva dei molluschi.
I MOLLUSCHI: CARATTERISTICHE
Gli animali che appartengono al phylum dei molluschi presentano una simmetria bilaterale e hanno un corpo molle (da cui deriva il loro nome), che in genere è protetto da una conchiglia.
MOLLUSCHI CON DOPPIA CONCHIGLIA: I BIVALVI
La classe dei bivalvi comprende i molluschi che possiedono una conchiglia formata da due valve. I bivalvi respirano attraverso le branchie, formate da lamelle che producono una corrente d’acqua. Passando attraverso le branchie, l’acqua ossigena il sangue e le particelle di cibo sono filtrate e convogliate verso la bocca; i bivalvi sono animali filtratori. Ecco uno schema delle principali caratteristiche morfologiche:
MOLLUSCHI CON CONCHIGLIA A SPIRALE: I GASTEROPODI
I molluschi che possiedono una conchiglia formata da una sola valva e un piede molto sviluppato appartengono alla classe dei gasteropodi. Questa classe comprende moltissime specie terresti, di acqua dolce e soprattutto marine, tutte asimmetriche. La maggior parte dei gasteropodi presenta fecondazione interna: avviene, dunque, una vera e propria copula, con inserimento di spematozoi all’interno dell’apparato riproduttivo della femmina. Se questa estate osserverete il “mondo del minuscolo” con occhi attenti, è facile che vi capiterà di vedere una coppia di nudibranchi glossodoridi durante l’accoppiamento.
Sono gasteropodi anche le lumache, che sono prive di conchiglia, e numerosi animali marini come i nudibranchi, che non possiedono la conchiglia e hanno forme, colori e disegni molto vari. Le chiocciole e lumache sono gasteropodi polmonati, perché respirano con una sorta di polmone, formato dal tessuto del mantello. Invece, nella maggior parte delle specie di nudibranchi, la respirazione è di tipo cutaneo.
MOLLUSCHI SENZA CONCHIGLIA ESTERNA: I CEFALOPODI
I molluschi dotati di tentacoli e con una conchiglia ridotta o assente appartengono alla classe dei cefalopodi.
Morfologia:
La seppia è un cefalopode diffuso in tutti i mari del mondo; è pescata sia per le sue carni sia per il nero o inchiostro, usato anche in cucina. L’animale espelle l’inchiostro dal sifone quando si sente in pericolo, per intorbidire l’acqua e confondere i predatori.
Il polpo abita i fondali bassi e rocciosi: ama rifugiarsi negli anfratti. Il suo capo è circondato da otto tentacoli lunghi e flessibili.
Il Nautilus è l’unico cefalopode che conserva la conchiglia esterna.
Un interessante approfondimento sui cefalopodi:
GLI ARTROPODI
Gli artropodi sono animali con appendici articolate e raggruppano le classi dei crostacei, degli aracnidi, dei miriapodi e degli insetti.
I CROSTACEI
Il corpo dei crostacei è diviso in due parti: il cefalotorace, che comprende capo e torace fusi insieme, e l’addome.
Per chi desidera approfondire l’argomento:
I MIRIAPODI: MILLEPIEDI E CENTOPIEDI
Il corpo dei miriapodi è composto da un capo dotato di antenne e da un tronco formato da numerosi metameri uguali tra loro. Ogni metamero è provvisto di arti: due paia per ciascun segmento nei millepiedi e un paio per metamero nei centopiedi.
Gli arti dei millepiedi sono corti e poco articolati e consentono loro un’andatura lenta e sicura che non ostacola il loro modo di nutrirsi, basato sulla ricerca di vegetali in decomposizione negli angoli più nascosti del sottobosco. Invece i centopiedi sono predatori agili e rapidissimi che amano i luoghi bui e nascosti, infatti si rifugiano spesso all’interno dei muri delle case. I centopiedi si nutrono di piccoli animali, in genere artropodi o molluschi.
Uno schema:
GLI ARACNIDI: RAGNI E SCORPIONI
La classe degli aracnidi comprende ragni, scorpioni e acari: sono artropodi molto comuni nelle nostre case, nei giardini e nei parchi. Il corpo degli aracnidi è diviso in due parti: cefalotorace e addome.
IL SUCCESSO DEGLI INSETTI
Gli insetti svolgono un ruolo insostituibile negli ecosistemi: gli studiosi ritengono che l’80% delle piante sia impollinata da questi animali, di cui si conoscono oltre un milione di specie, diffuse in tutti gli ambienti.
Il corpo degli insetti è distinto in capo, torace e addome.
IL CIBO DEGLI INSETTI
L’alimentazione degli insetti varia a seconda dei gruppi e dallo stadio di sviluppo: molte specie (farfalle, cicale, molte cimici) sono fitofaghe, si nutrono cioè di sostanze vegetali, altre (molti coleotteri, larve di moltissime vespe, libellule) sono zoofaghe, si nutrono cioè di animali, altri sono saprofagi ossia si nutrono di sostanze organiche in decomposizione. A seconda della dieta, l’apparato boccale presenta specifici adattamenti e può essere succhiante, lambente, masticatore o perforante.
GLI ECHINODERMI OVVERO GLI ANIMALI A SIMMETRIA RADIALE
Il corpo degli echinodermi è ricoperto da spine e tubercoli ed è protetto dal dermascheletro, un sistema di placche calcaree.
Le stelle marine presentano il dermascheletro soltanto nella parte superiore del loro corpo e le placche calcaree non sono saldate: anche se è ricoperto da questa spessa corazza, l’animale può muoversi liberamente.
Anche i ricci di mare sono echinodermi. A differenza delle stelle di mare, il loro dermascheletro è fuso a formare un’unica struttura protettiva chiamata guscio.
I crinoidi o gigli di mare sono echinodermi che vivono ancorati al fondo marino attraverso un peduncolo.
Il corpo dei gigli di mare (detto teca) ha la forma di una coppa, a cui sono attaccate le braccia flessibili e ramificate. Le placche calcaree che formano la teca possono costituire una struttura rigida o articolata. I gigli di mare sono animali filtratori: le particelle catturate dalle braccia vengono sospinte verso la bocca, che si apre verso l’alto.
Una utile mappa concettuale per riassumere le caratteristiche degli echinodermi:
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Vi ringrazio per la vostra partecipazione e vi ricordo di segnalare nei commenti a fine articolo:
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Chiarimenti se qualche argomento non lo avete compreso
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Errori se li trovate
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Problemi ai video se i collegamenti non funzionano